Compri 500 grammi di platessa ma ne cucini molto meno, ecco cosa devi sapere prima di spendere i tuoi soldi

Quando acquistiamo una confezione di platessa surgelata in offerta, siamo convinti di fare un affare. Il prezzo al chilo sembra vantaggioso, la praticità è indiscutibile e la qualità appare garantita. Dietro quella confezione trasparente si nasconde però una realtà che merita di essere approfondita: la presenza di additivi autorizzati che possono influenzare il peso del prodotto che portiamo a casa.

La platessa surgelata: un prodotto da conoscere meglio

La platessa rappresenta uno dei pesci piatti più apprezzati sulle tavole italiane per la sua carne delicata e per la facilità di preparazione. Nella versione surgelata, questo prodotto ittico mantiene buone caratteristiche nutritive garantendo al contempo una conservazione prolungata. La lavorazione industriale prevede però l’utilizzo di additivi regolamentati che modificano alcune caratteristiche del prodotto finale.

I polifosfati: additivi autorizzati che trattengono l’acqua

Molti prodotti ittici surgelati, inclusa la platessa, vengono trattati con polifosfati (E450-E452), additivi alimentari perfettamente legali e ampiamente utilizzati nell’industria alimentare. Questi composti hanno la funzione di trattenere l’umidità all’interno delle fibre del pesce, migliorandone la consistenza e l’aspetto dopo lo scongelamento.

I polifosfati permettono al filetto di platessa di assorbire e trattenere acqua durante il processo di lavorazione. Questo significa che parte del peso indicato sulla confezione include acqua trattenuta artificialmente. Durante la cottura, questa acqua viene rilasciata, con una riduzione del volume e del peso del filetto che può variare considerevolmente a seconda del prodotto.

L’etichettatura secondo la normativa europea

Il Regolamento UE 1169/2011 impone l’indicazione obbligatoria di tutti gli additivi utilizzati. I polifosfati devono essere chiaramente indicati nell’elenco degli ingredienti, sia con il loro nome per esteso che con il codice E corrispondente. La presenza di acqua aggiunta superiore al 5% del peso deve essere dichiarata nella denominazione del prodotto con la dicitura “con acqua aggiunta”.

Nonostante questi obblighi normativi, le informazioni tecniche possono risultare di difficile interpretazione per chi non ha familiarità con la terminologia alimentare. Le sigle E450, E451 ed E452 identificano diversi tipi di polifosfati, mentre diciture come “stabilizzanti” o “regolatori di acidità” indicano altre categorie di additivi comunemente utilizzati.

La glassatura: protezione necessaria o peso aggiuntivo?

La glassatura è uno strato di ghiaccio applicato sul pesce surgelato per proteggerlo dalla disidratazione e dall’ossidazione durante la conservazione. Secondo la normativa europea, il peso netto dichiarato deve escludere la glassatura, che generalmente rappresenta tra il 10% e il 20% del peso lordo del prodotto.

I produttori sono tenuti a indicare sia il peso netto (senza glassatura) che la percentuale di glassatura applicata. Questa pratica, seppur necessaria per la conservazione, può creare confusione nel consumatore che confronta prezzi tra prodotti con diverse percentuali di glassatura.

Strategie per un acquisto informato

Per orientarsi nell’acquisto di platessa surgelata, è utile adottare alcuni accorgimenti pratici. Prima di tutto, controllare sempre l’elenco degli ingredienti verificando la presenza di polifosfati e altri additivi. Il peso netto dichiarato per legge deve escludere la glassatura, quindi verificate sempre questo dato sulla confezione. Cercate l’indicazione “con acqua aggiunta” quando presente nella denominazione del prodotto, perché vi indica chiaramente che il pesce è stato trattato.

Confrontare prodotti simili considerando sia il prezzo che la lista degli ingredienti è fondamentale per capire cosa stiamo realmente acquistando. I filetti IQF (Individually Quick Frozen), quando disponibili, sono generalmente trattati con meno additivi. Ricordate che prezzi molto bassi possono indicare maggiori trattamenti con additivi e acqua aggiunta.

Le diverse tipologie di prodotto sul mercato

Sul mercato italiano troviamo diverse categorie di platessa surgelata. I filetti naturali, senza additivi aggiunti, rappresentano la fascia premium con prezzi mediamente più elevati. I prodotti con polifosfati costituiscono la maggioranza dell’offerta, con prezzi intermedi. Esistono anche preparazioni panate o condite che seguono normative specifiche per i prodotti trasformati.

La scelta tra queste tipologie dipende dalle esigenze individuali: chi cerca la massima naturalità opterà per prodotti senza additivi, accettando un prezzo superiore. Chi privilegia la convenienza può orientarsi verso prodotti trattati, consapevole della presenza di additivi autorizzati.

Il ruolo delle catene di distribuzione

Le grandi catene di distribuzione hanno sviluppato capitolati sempre più stringenti per i fornitori di prodotti ittici surgelati. Molte insegne offrono linee di prodotti a marchio proprio con specifiche tecniche dettagliate, incluse versioni senza polifosfati aggiunti per rispondere alla domanda di prodotti più naturali.

I discount e i supermercati tradizionali propongono gamme diversificate che permettono al consumatore di scegliere in base alle proprie priorità. La disponibilità di informazioni nutrizionali dettagliate, spesso accessibili anche online, facilita il confronto tra prodotti apparentemente simili.

L’evoluzione del mercato e le tendenze future

Il mercato dei prodotti ittici surgelati sta evolvendo verso una maggiore segmentazione. Cresce la domanda di prodotti “clean label” con liste ingredienti ridotte al minimo, mentre permane un segmento importante orientato al risparmio. I produttori rispondono diversificando l’offerta e migliorando la comunicazione delle caratteristiche distintive di ogni linea di prodotto.

La tecnologia di surgelazione sta inoltre progredendo, con sistemi che permettono di preservare meglio le qualità organolettiche del pesce riducendo la necessità di additivi. Queste innovazioni si riflettono gradualmente nell’offerta commerciale, con prodotti che combinano praticità e naturalità.

La platessa surgelata rimane un’opzione valida per un’alimentazione varia ed equilibrata. La presenza di additivi autorizzati non rappresenta un rischio per la salute, ma è importante che ogni consumatore possa scegliere consapevolmente il prodotto più adatto alle proprie esigenze, disponendo di tutte le informazioni necessarie per valutare il reale rapporto tra qualità, prezzo e caratteristiche del prodotto.

Quando compri platessa surgelata controlli la presenza di polifosfati?
Sempre leggo gli ingredienti
Solo se costa poco
Non sapevo esistessero
Compro solo senza additivi
Mai controllato prima

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