Stai bevendo il triplo di caffeina senza saperlo: quello che le etichette del tè al supermercato non ti dicono mai

Quando acquistiamo una confezione di tè al supermercato, raramente ci soffermiamo a leggere con attenzione le informazioni nutrizionali riportate in etichetta. Eppure, dietro quei numeri apparentemente innocui si nasconde una pratica che merita particolare attenzione: le porzioni suggerite spesso non corrispondono minimamente alla realtà del nostro consumo quotidiano. Il risultato? Una comprensione distorta di cosa stiamo realmente introducendo nel nostro organismo ogni volta che beviamo una tazza.

Il gioco dei numeri sulle etichette del tè

Le confezioni di tè disponibili nei supermercati riportano tabelle nutrizionali che dovrebbero aiutarci a comprendere il contenuto energetico e di alcuni nutrienti. Tuttavia, queste etichette non sono tenute per legge a riportare il contenuto di caffeina o di specifici composti bioattivi come catechine o altri polifenoli. Quando questi valori vengono indicati, si tratta di informazioni volontarie basate su condizioni di preparazione standardizzate dichiarate dal produttore.

I parametri utilizzati per calcolare questi valori possono essere lontani dalla pratica reale di preparazione. Alcune indicazioni tecniche considerano infusioni relativamente brevi di 1-2 minuti su volumi di 200-250 ml, mentre molti consumatori lasciano il filtro in acqua più a lungo, spesso 3-5 minuti o oltre. In modo analogo, porzioni calcolate su 250-300 ml possono non corrispondere alla capienza di molte tazze domestiche, che si aggira intorno ai 180-220 ml.

Questa discrepanza non è un dettaglio trascurabile. Il tempo di infusione influisce in modo marcato sulla quantità di sostanze che vengono rilasciate nell’acqua: la caffeina aumenta progressivamente con il prolungarsi dell’infusione, con incrementi di 2-3 volte fra infusioni brevi di 30-60 secondi e infusioni di 3-5 minuti, a parità di tè e volume d’acqua. Chi consuma tè per ridurre l’assunzione di caffeina potrebbe quindi assumerne quantità maggiori rispetto a quelle stimate sulla base di tempi d’infusione molto brevi.

Perché le porzioni dichiarate sono così diverse dalla realtà

Per l’Unione Europea non esiste una normativa che standardizzi in modo univoco i parametri di preparazione delle bevande da infusione ai fini dell’etichettatura nutrizionale, oltre all’obbligo generale di indicare la porzione o la quantità di riferimento quando viene usata per esprimere i valori nutrizionali. I produttori hanno quindi un certo margine di discrezionalità nel definire le modalità di preparazione suggerite, che comprendono quantità di prodotto, volume d’acqua, tempo e temperatura di infusione, purché tali condizioni siano chiaramente dichiarate quando rilevanti per l’informazione fornita.

In ambito tecnico-industriale vengono spesso adottati parametri di preparazione standard per garantire ripetibilità delle analisi, come ad esempio 2 grammi di tè per 100 ml con infusione di 6 minuti a temperatura prossima all’ebollizione. Questi standard tecnici però non sempre riflettono le abitudini di consumo domestiche nei diversi Paesi.

Il risultato è che il consumatore si trova di fronte a informazioni tecnicamente corrette secondo i parametri dichiarati, ma di utilità limitata per stimare con precisione il proprio consumo reale.

Cosa cambia davvero nella tua tazza

Le variabili che influenzano il contenuto finale di una tazza di tè sono numerose e interdipendenti. Il tempo di infusione incrementa in modo marcato l’estrazione di caffeina e polifenoli: una parte rilevante di caffeina e catechine viene rilasciata nei primi 2-3 minuti, ma la concentrazione continua a crescere con infusioni più lunghe, spesso fino a raddoppiare o triplicare rispetto a infusioni molto brevi inferiori al minuto.

La temperatura dell’acqua gioca un ruolo altrettanto importante: temperature più elevate, 90-100°C per il tè nero e 70-85°C per molti tè verdi, aumentano la velocità di estrazione di caffeina, polifenoli e tannini rispetto a infusioni a temperatura più bassa. A parità di quantità di foglie o di filtro, un volume d’acqua minore porta a una maggiore concentrazione per tazza. Per esempio, 2 grammi di tè in 200 ml producono una concentrazione di caffeina più alta rispetto a 2 grammi in 300 ml.

Anche il movimento della bustina o delle foglie conta: agitare il filtro o mescolare l’infuso aumenta il trasferimento di massa e accelera l’estrazione dei composti solubili. Chi soffre di sensibilità alla caffeina, chi assume tè per beneficiare degli antiossidanti o chi vuole monitorare l’assunzione di specifici composti si trova quindi in difficoltà: i valori riportati in etichetta, quando presenti, descrivono solo il profilo di una preparazione standard e possono discostarsi sensibilmente dall’apporto effettivo nella tazza reale.

Come orientarsi tra le informazioni fuorvianti

La prima mossa da compiere è leggere attentamente le note in piccolo che accompagnano la tabella nutrizionale. Spesso, in caratteri ridotti, vengono specificate le condizioni di preparazione con indicazioni come “valori riferiti a infusione di X minuti in Y ml d’acqua a Z °C” che chiariscono il contesto dei numeri riportati. Questi dettagli fanno una grande differenza nell’interpretare correttamente l’etichetta.

Un consumatore informato dovrebbe confrontare questi parametri con le proprie abitudini reali. Se normalmente lasci la bustina in infusione per 4 minuti in una tazza da 200 ml, rispetto a una preparazione di 1-2 minuti in 250-300 ml puoi aspettarti, in linea di massima, concentrazioni di caffeina e polifenoli anche 2-3 volte superiori.

Vale la pena ricordare che studi scientifici hanno dimostrato differenze sostanziali tra infusioni brevi e prolungate. La caffeina può aumentare del 200-300% rispetto ai tempi minimi di infusione riportati sulle confezioni, un dato che raramente emerge dalle etichette standard.

L’importanza di una consapevolezza informata

Questa situazione evidenzia una lacuna più ampia nel sistema di etichettatura dei prodotti che richiedono preparazione. A differenza degli alimenti pronti, dove i valori nutrizionali si riferiscono al prodotto tal quale o a una porzione chiaramente definita, le bevande da infusione dipendono da variabili di preparazione non completamente normate, e ciò lascia maggiore margine di discrezionalità ai produttori nel definire le condizioni di riferimento.

Per chi consuma tè quotidianamente, comprendere questa discrepanza diventa essenziale. L’Autorità europea per la sicurezza alimentare stima che una tazza standard di tè nero possa contenere in media 30-60 mg di caffeina, ma valori più elevati, anche superiori a 70-80 mg per tazza, sono stati riportati per infusioni più lunghe, quantità maggiori di foglie e tipi di tè particolarmente ricchi in caffeina. In alcuni casi, 2-3 tazze di tè forte al giorno possono fornire quantità di caffeina comparabili a quelle derivanti da 1-2 caffè espresso, a seconda delle modalità di preparazione e della miscela utilizzata.

Gli antiossidanti tanto citati, come catechine e altri polifenoli, aumentano anch’essi con il prolungarsi dell’infusione, ma lo stesso accade per i tannini, che in eccesso i tannini possono ridurre l’assorbimento del ferro non-eme se consumati in concomitanza con i pasti.

La trasparenza nelle informazioni dovrebbe essere un diritto, non un optional. In attesa di eventuali indicazioni più dettagliate o armonizzate sulle modalità di preparazione da usare come riferimento, il consumatore può sviluppare uno sguardo più critico verso le etichette. Verificare sempre tempo, volume e temperatura indicati, confrontarli con le proprie abitudini e considerare che infusioni più lunghe e concentrate aumentano tanto i composti benefici quanto quelli potenzialmente indesiderati diventa fondamentale per un consumo consapevole.

Il tè rimane una bevanda generalmente considerata salutare nel contesto di una dieta equilibrata, ma merita di essere consumato con piena consapevolezza di ciò che contiene davvero nella tazza che beviamo, non solo di ciò che appare nella tabella nutrizionale standard riportata sulla confezione. Solo così possiamo fare scelte informate che rispecchiano realmente le nostre esigenze e preferenze di salute.

Quanto lasci in infusione la bustina del tè?
Meno di 1 minuto
1-2 minuti come in etichetta
3-5 minuti
Finché non si raffredda
Non la tolgo mai

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